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CHAPTER 7: SICILIA, con un pizzico di casa mia.

Quello di cui voglio parlarvi oggi è il mio recente incontro con un realtà siciliana.
Non è certo la prima (e spero tanto non l’ultima), anzi devo dire che ultimamente questa Sicilia enologica si fa sentire sempre più, e ne sono solo che felice… sto imparando tanto sui vini e sui vigneti che la caratterizzano; in particolare oggi vi racconto di un’azienda con i vigneti nelle zone di Noto e Pachino, due nomi decisamente evocativi. Siamo a sud est a due passi dal mare e, possiamo dirlo, “vista Africa”, niente male…
L’azienda si chiama Barone Sergio e ce l’ha raccontata a pranzo il titolare Giovanni Sergio, che di professione è avvocato ma vignaiolo come seconda vocazione nel rispetto e nella valorizzazione della sua terra. Ora che avete tirato tutti un sospiro di sollievo e abbiamo risolto l’arcano, perché lo so che vi stavate domandando tutti se Sergio fosse un nome o un cognome, possiamo procedere alla parte più divertente, quella che riguarda il cibo e il vino naturalmente!
Il vino che voglio menzionare su tutti è il loro rosato 2016 di Nero d’Avola e il “pizzico di casa mia” (vedi titolo) è che si chiama come si chiamava mia nonna Luigia. Non so chi fosse o chi sia la loro Luigia a cui è dedicato il vino ma ovviamente mi sta già simpatica. Torniamo al rosato dal naso dolce di frutta rossa che già preannuncia un palato salato, siamo in Sicilia… si sa! Il colore è  rosso corallo, intenso, al limite della macerazione, cosa confermata anche in bocca da una non indifferente ruvidità. Ce lo propongono con un risotto bianco, profumato agli agrumi e arricchito dalla presenza di un gambero rosso di Marzara, crudo ed evocativo del mare che circonda l’isola.

7.2
L’abbinamento è riuscito, chi mi conosce lo sa, io ho una dichiarata passione per gli abbinamenti  regionali… mi esaltano sopra ogni cosa… sono una ragazza semplice, mi emoziono con poco, una volta mi succedeva la stessa cosa con le scarpe…
Doveroso sottolineare che Barone Sergio punta soprattutto sui vitigni autoctoni Grillo (Alégre) e Nero d’Avola (Sergio DOC Eloro e Luigia) in prima linea, e propone vini accessibili, ho navigato un po’ su web e ne ho avuto la conferma, i prezzi sono alla portata anche dei winelover meno  spendaccioni.

7.3

NOTE E CURIOSITÀ:
– l’azienda è stata fondata nella seconda metà del 1700
– dei 30 ettari vitati dell’azienda 20 sono coltivati a Nero d’Avola
– il Sig. Giovanni ha due figlie di cui una, Angela, era con noi durante il pranzo
– abbiamo pranzato al ristorante Pier52 a Milano
– mia nonna si chiamava veramente Luigia, ma la chiamavano tutti Gina, mentre mio nonno, suo marito, si chiamava Giovanni ma, nessuna ha saputo spiegarmi il perché, lo chiamavano tutti Sergio… (dopo questa iniziate pure a strapparvi i capelli).

 

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