VISITE IN CANTINA DA NON PERDERE
Oggi vi vogliamo raccontare una storia di passione, un po’ come ogni storia legata al mondo del vino, però in questo caso la passione non è solo legata al vino, ma anche al territorio, in questo caso al paese di Canale. Uno dei paesi più rappresentativi della zona di produzione di vini di qualità del nostro amato piemonte. Stiamo parlando di Cascina Chicco e delle due famiglie che portano avanti un sogno dal 1950, Un sogno nato dal bisnonno che, di professione salumiere, riconosce il potenziale delle colline del Roero e incomincia ad allevare il nebbiolo e la barbera. Insieme alle pesche, per diversificare i loro ingressi, perché sapete anche voi che i sogni in qualche modo si devono sostenere.
Il grande sogno di Ernesto Faccenda però si realizza veramente e con grande fatica e in tempi davvero ristretti, iniziano i lavori di ampliamento della cantina, trasformando la stalla nella bottaia, sostituendo le pesce con le viti e comprando vitigni in zone ancora più vocate. La vera e propria svolta, anche a livello di gratifica personale però avviene con l’erede di Ernesto, il figlio Federico che, molto attento alla qualità, inizia ad etichettare le bottiglie di quello che era già un gran prodotto.
Ora l’azienda è passata alla terza generazione, che continua ad investire sul territorio credendo davvero nella terra e soprattutto nei suoi abitanti. Uno dei due fratelli, Enrico è sindaco di quel paese dove 70 anni prima è nato questo meraviglioso progetto. Le bottiglie prodotte sono sempre di più e la voglia di fare è ancora tanta. Nel 2001 realizzano quello che per noi di Cantina Social è davvero il prodotto preferito. Il Nebbiolo metodo classico Cuvée Zero e Cuvée Zero Rosé. Un vino che davvero ti regala emozioni, che trova davvero un connubio perfetto tra l’acidità, la freschezza e la struttura del Re del piemonte.
La loro accoglienza è stata davvero meravigliosa, ci hanno fatto vedere la stupenda sala con la volta a cupola in cui tengono le pupitres in cui effettuano il remuage a mano del metodo classico , i famosi CRUTIN piemontesi , cantinette scavate direttamente nella roccia in cui tenere al fresco i vini per poi farci vedere la sala degustazione in cui abbiamo potuto assaggiare la loro selezione.
I vini che ci hanno maggiormente colpito sono stati diversi, la barbera 1998 sicuramente, ancora fresca nonostante i numerosi anni sulle spalle, ma due soprattutto hanno davvero lasciato il segno in Matteo e John.
A John è piaciuta tantissimo BARBERA D’ALBA BRIC LOIRA 2016, una barbera che regala una bella morbidezza ma con un’acidità davvero molto interessante che mitigava questo corpo possente.
A Matteo invece ROERO VALMAGGIORE RISERVA 2015, un ROERO DOCG dalla grande struttura, possente ed elegante con un potenziale di invecchiamento davvero particolare.
Il nostro consiglio è quello di andare a trovarli in cantina
LINK: http://www.cascinachicco.com/it/visite-in-cantina
perché davvero merita una visita, la cura nei dettagli è presente sia nel vino che nella cantina stessa. La nostra esperienza è stata davvero bellissima e non vediamo l’ora di ri incontrarli a qualche bell’evento in giro per l’italia come BA & BA.
Vi consigliamo anche di seguirli sui loro canali social perché ci saranno delle belle novità nel futuro.
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