Tutti i venerdì CantinaSocial ti porta alla scoperta della regione vitivinicola più piccola della Francia, l’Alsazia!
Uno tra i vitigni maggiormente coltivati nella regione e la cui qualità è riconosciuta in tutto il mondo è senza dubbio il Gewurztraminer.
Negli anni sono numerosi i nomi che sono stati attribuiti a questo vitigno. Da “Termeno Aromatico” si è passati a “Traminer Aromatico”, nonché “Savagnin” (o “sauvagnin”). Per errore è stato chiamato anche “Framiner” (Buhl, 1901) per un certo periodo, ma indipendentemente da come lo si chiami, si tratta di un vitigno aromatico di colore rosato.
Il nome con cui è più noto nel mondo è “Gewurztraminer”, che letteralmente significa vino speziato (Gewürz) del Termeno (Tramin). Gli ampelografi, ovvero gli scienziati del vino, fanno risalire la sua origine alla provincia di Bolzano, dove pare che il vitigno sia radicato da più di mille anni.

Dal punto di vista ampelografico la vite di Gewurztraminer mostra una foglia pentalobata di dimensioni ridotte. I grappoli sono corti, densi e occasionalmente presentano un’ala. Gli acini mostrano un colore che varia tra il roseo e il rossastro, la buccia è spessa e la forma sferoidale.
Ha una vigoria mediocre e preferisce una potatura lunga, il che la rende ottimale per il pergolato.
Il germogliamento è precoce, ma è caratterizzata da una maturazione lenta che richiede estati caldi, ma rende la pianta molto suscettibile ai primi freddi autunnali. Alle particolari esigenze climatiche si aggiunge una certa selettività riguardo i terreni. Predilige i terreni marno-calcarei, argillosi-sabbiosi e granitici. Spesso i vigneti di traminer sono situati in alta montagna con vendemmie che vengono eseguite a mano, ma gli sbalzi di temperatura tra giorno e notte tipici delle zone montuose conferiscono a questo vitigno caratteristiche uniche che si traducono in aromi fruttati e floreali. Infatti il Gewurztraminer preferisce terroir argillosi e non cresce bene su terreni calcarei. La produzione è scarsa, ma tendenzialmente regolare.
Il Gewurztraminer ha origini antiche e pare che inizialmente non si trattasse di una vite dai frutti così dolci e aromatici come li conosciamo oggi. Queste caratteristiche sarebbero dovute alle mutazioni che il vitigno ha subito nei secoli, una volta varcati i confini francesi. Da lì fu trapiantato in Germania dove prese il nome “Gewürz”.
Sebbene sembri che quest’uva sia stata portata in Alsazia dal duca Carl Friedrich di Baden intorno al 1780, la prima denominazione nota risale al 1870 e descrive un vitigno di spiccate note aromatiche, molto distanti dal Traminer di origine.
Questo vitigno ha una storia complessa da ripercorrere, difficoltà amplificata dalla facilità con cui sviluppa mutazioni. Tendenzialmente si presume che sia derivante da una mutazione del Savagnin Blanc, spesso chiamato solo Traminer, uno tra i vitigni più antichi nonché padre del Sauvignon Blanc, ma sembra che esso stesso sia una variazione della famiglia del Pinot, vitigno notoriamente incline alle mutazioni.
È stato l’ampelografo Pierre Galet a definire la mutazione che ha portato il Savagnin a sviluppare le caratteristiche aromatiche con cui è stato tramandato fino a oggi, una musqué (ovvero una “moscata”).
Sebbene sembri che il vitigno fosse originariamente a bacca verde e autoctono del Termeno (zona del Sud Tirolo), il maggior impatto sulla produzione di qualità è stato dato negli anni dalla Francia e dalla Germania, il cui clima meglio si sposa con le caratteristiche di allevamento.
Oggi la regione che produce questo vino con maggior successo è senza dubbio l’Alsazia. Il clima freddo e le estati calde, unite all’estrema varietà di terroir, permettono di ottenere prodotti vari e interessanti, che uniscono le qualità aromatiche del vitigno a quelle apportate dalla terra, il tutto aiutato dall’esperienza dei viticoltori. Una denominazione francese davvero unica è la “sélection de grains nobles”. Questa denominazione di qualità risale al 1984 e indica i vini dolci prodotti da uve raccolte a mano e attaccate da botrytis cinerea (o muffa nobile). Questo fungo fa si che la buccia degli acini diventi porosa, di conseguenza l’acqua tende a evaporare concentrando gli zuccheri contenuti nella polpa. Dona ai vini aromi fruttati e floreali, occasionalmente quasi tostati, e amplifica le qualità organolettiche del vitigno di partenza, per questo è perfetta per un vitigno già di per sé molto aromatico.
È anche possibile trovare cantine che producono Gewurztraminer anche in Austria e Spagna, mentre per quanto riguarda il nuovo mondo, esso è coltivato anche in alcune zone più fredde degli Stati Uniti, del Cile, Australia e Argentina.

L’innata inclinazione di questo vitigno a subire mutazioni è stata negli anni sfruttata da numerosi enologi e produttori.
Cercando di ottenere una vite più facile da coltivare, il Gewurztraminer fu incrociato nel 1932 in Germania con il Muller-Thurgau per creare il Würzer, varietà a maturazione precoce e resistente alla peronospora, ma fortemente suscettibile alle gelate. Dagli stessi genitori derivano anche le varietà Septimer e Perle. Oggi è possibile trovare una cinquantina di ettari vitati in Germania e poco meno di un ettaro in Svizzera e Nuova Zelanda.
Sempre dalla Germania deriva anche il Siegerrebe, incrocio ottenuto da Gewurztraminer e Madeleine Angevine, varietà ricca di zuccheri e spesso impiegata nella produzione di vini dolci.
In Ungheria fu incrociato con l’Irsai Oliver negli anni Sessanta a produrre il Cserszegi Fűszeries, vitigno resistente al gelo e alla botrite che produce vini molto aromatici. Oggi è vitato su circa 5000 ettari un Ungheria.
Nel 1938 fu incrociato con il Sémillon all’università della California per creare il vitigno Flora, oggi allevato anche in Nuova Zelanda, che fu confuso per un clone del pinot grigio a maturazione tardiva.
In Australia fu incrociato con il Marbein per produrre il Taminga, varietà resistente alla siccità e ad alto rendimento, oggi impiegata anche come uva da tavola.
Anche in Italia fu incrociato con il Trebbiano per creare una varietà dalla buccia rosea, il Manzoni Rosa.

LE NOTE DEGUSTATIVE
I vini prodotti dal Gewurztraminer sono profumati e fruttati, immediatamente riconoscibili. Hanno una bassa acidità e una tendenza dolce, ma la caratteristica più distintiva è l’aroma di lychees e di frutti tropicali. Alla vista tipicamente appare dorato, quasi ramato, e il tasso alcolico è generalmente basso.
Le caratteristiche così complesse e le note fruttate tendenti al dolce, rendono questo vino ideale in pairing con ricette etniche e speziate come quelle della cucina del sudest asiatico.
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