#winestories_ ARCHITETTURA e VINO

Il connubio perfetto tra Arte, Architettura e Vino.

Vivere il mondo del vino, approcciarsi ai suoi “artisti” produttori, viaggiare, scoprire ed imparare, visitare i luoghi e assaporarne la storia, sono tutte emozioni riconducibili alle medesime che si provano davanti ad un opera d’arte, ed in questi casi, spesso capita di trovare anche dei forti legami tra i due mondi, con interpretazioni ancora più uniche. Oggi vi parliamo di quattro casi, in cui l’arte di fare il Vino, si è unita al mondo del Arte, del Design e dell’Architettura. Buona Lettura!

Il Carapace di Arnaldo Pomodoro

La cantina per eccellenza, il progetto che diventa opera d’arte, l’opera d’arte che diventa progetto. In uno dei nostri recenti viaggi nel cuore dellUmbria non abbiamo potuto fare a meno di visitare il Carapace Tenuta Castelbuono di Tenute Lunelli, e ci siamo sentiti un po’ come essere passati da nel Labirinto di Arnaldo Pomodoro alla fondazione Pomodoro di Milano ed essere riemersi in umbria. Un progetto sensazionale , dove il “carapace” è solamente la punta dell’iceberg, ed addentrandosi ai piani inferiori si trova una delle barricaie più belle d’italia ed una cantina che anche dall’aspetto funzionale e tecnico è molto all’avanguardia.

Tenuta Castelbuono – Credits. barrel – A. Mulas

Famiglia Lunelli, Tenuta Castelbuono, comune di Bevagna, Umbria. Arnaldo Pomodoro ha ideato e in collaborazione con lo studio Pedrotti realizzato il progetto conosciuto dai più come il “Carapace”. Un esempio di “architettura scultorea ”che prende spunto dal carapace delle tartarughe per trasmettere concetti quali tempo, naturalità, artificialità e forti collegamenti con la natura, la collina. Una pianta ellittica e il costolone longitudinale, che sostiene con 12 semiarchi laterali la volta, che accoglie i visitatori, mentre attraverso una scala a spirale si raggiunge il piano interrato dove sono presenti barricaia e sala degustazioni. La copertura di rame, le dimensioni dell’edificio e queste forme uniche, rendono questa architettura una “scultura visitabile” entro la quale poter entrare e godere della sua bellezza.


Art Park La Court – L’arte in Vigna di Michele Chiarlo

Siamo a Castelnuovo Calcea, Monferrato, Piemonte. Ecco la cantina di Michele Chiarlo. Venti ettari di viti, tre cascinali e due colline. In questo luogo è presente l’Art Park La Court. Un museo a cielo aperto. In questo luogo, si trovano numerose opere d’arte: “scenografie paesaggistiche… progettate dal grande Emanuele Luzzati che qui ha lasciato in eredità le sue sculture, organizzate lungo un percorso fiabesco dedicato agli elementi: Terra, Acqua, Aria e Fuoco.” ma non solo, anche il portale di Ugo Nespolo, che incornicia il paesaggio Monferrino patrimonio dell’Unesco e ancora, interventi di Giancarlo Ferraris e Chris Bangle: “elementi immaginifici e iconici che immergono il passante in atmosfere arcaiche e fantastiche, ragionando sul rapporto e l’armonia tra uomo e natura, creando spazi meditativi e punti d’osservazione”. Il parco, ma non solo, anche il “design” delle bottiglie. Chiarlo, produttore appassionato (da sempre legato alle sue etichette) per lui – “etichetta-vino” ed “etichetta-vestito del vino” sono da sempre un tutt’uno – e anche in quest’ambito numerosissimi artisti hanno partecipato alla creazione di “piccole” e meravigliose opere d’arte. Etichette da scoprire.


La cantina Museo – Ca’ del bosco

Il vino è un valore reale che ci dà l’irreale”. Ca’ del Bosco parte da questa affermazione di Luigi Veronelli con un chiaro proposito: esprimere una diversa idea di “civilizzazione del vino”, creando una relazione privilegiata tra le qualità delle sue strutture, territori, uomini, vino e arte.

Ca del Bosco. Erbusco, provincia di Brescia. Vini bianchi, vini rossi e Franciacorta. Una cantina famosa in tutto il mondo che ha saputo creare una profonda connessione tra natura, struttura, persone, vino ed arte.

Visitare Ca del Bosco, significa (anche) immergersi “in una sensazione di completa armonia e gioia intensa. La visione dell’incantevole natura si fonde con la provocazione intellettuale dell’arte” per cui si trovano nel percorso di visita “sculture sorprendenti collocate nel paesaggio, con i colori del bronzo, del marmo, dell’acciaio”


A rendere questo luogo ricco di opere, per la volontà di Maurizio Zanella (fondatore di Ca del Bosco),artisti del calibro di Arnaldo Pomodoro, Stefano Bombardieri, Bruno Romeda, Rado Kirov, Spirito Costa e Zheng Lu e poi ancora fotografi e paesaggisti. 

Sculture, ma non solo. Uno spazio dove, gli appassionati di Vino possono apprezzare le qualità artistiche di quanti (sopraelencati) hanno saputo trasformare una cantina (e una tenuta) in un vero e proprio luogo magico.


Arte e design a Roccafiore – Todi.

In Umbria, a Todi, ecco la cantina Roccafiore. L’imprenditore umbro Leonardo Baccarelli nel 2000 da vita a questo progetto. Un’azienda vitinvinicola, ma anche ospitalità (12 camere ed una SPA). La produzione è sotto il livello del suolo ed a emergere è l’edificio contemporaneo destinato ad incontri, mostre e ad ospitare i visitatori di questa bellissima cantina. La parte legata all’ospitalità si trova poco distante, un’architettura più tradizionale perchè preesistente, reinterpretata grazie all’uso del mattone. Piscina e camere, immerse nella campagna.

L’aspetto fondamentale che si ritrova è la bellezza delle opere inserite ovunque, dalla cantina alle vigne, alla guest house del Wine Resort & Spa, si attraversa una vera e propria galleria itinerante, che accoglie opere di artisti più o meno affermati e pezzi di design unici.

Il ristorante, l’albergo, la spa, le aree comuni, e perfino i campi, le vigne e la cantina, tutti gli spazi sono partecipi della passione per l’arte, con tanto di un’area denominata Art & Wine.

Roccafiore è un’azienda che organizza degustazioni, ospitalità ed eventi, come quello pensato in occasione di cantine aperte per la mostra itinerante Gust’arte, dove numerosi artisti sono stati invitati a interpretare le scatole per il vino in legno (collezionate e raccolte in Italia e all’estero in questi anni dalla famiglia Baccarelli). O ancora l’evento “Cinema, Vino e Fantasia” in cui la cantina si è trasformata in un vero e proprio cinema.


Vuoi suggerirci un’altra cantina?
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a cura di Arch. Matteo FrancoArch. Emanuele Franco


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